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La bici elettrica sta diventando sempre più popolare soprattutto per la sua comodità e maggiore sicurezza, se usata con criterio. Con un grande numero di e-bike che somigliano sempre di più agli scooter, si ripropone la questione dell’assicurazione obbligatoria e della targa per le biciclette elettriche.

All’interno di questo articolo vediamo nel dettaglio quando una bici elettrica può essere considerata come uno scooter invece che come un velocipede a pedali e quando ci sono obblighi di casco e patente anche per bici a motore.

La Normativa Italiana ed Europea sulle Ebike

Secondo Maurizio Caprino, da Il Sole 24 Ore, la differenza principale tra una bici elettrica a pedali e una bici elettrica come scooter sta nella potenza del motore

Le biciclette elettriche più potenti (cat. L1e-A) sono tollerate dal regolamento europeo 168/2013 con specifiche molto più alte rispetto a quanto previsto nella legge italiana. 

La potenza massima consentita per i velocipedi con pedalata assistita secondo il regolamento europeo arriva, infatti, fino a 1000 W, mentre l’articolo 50 del Codice della Strada si ferma ad appena 250 W.

Ebike o E-scooter: Quali sono le Differenze Tecniche?

Secondo le leggi italiane sulle biciclette elettriche, ci sono tre caratteristiche chiave che distinguono una ebike da un vero e proprio motoveicolo: 

  • Il motore elettrico deve essere considerato come ausiliario; 
  • L’azione del motore si riduce gradualmente fino a diventare nulla quando si raggiungono i 25 km/h;
  • Se il conduttore non pedala, è concessa una spinta fino ad un massimo di 6 km/h per evitare situazioni che potrebbero metterlo in pericolo.

Quali Requisiti Devono Rispettare le Ebike?

Secondo la legislazione italiana, le biciclette elettriche devono rispettare severi criteri: 

  • Il motore deve avere un limite di potenza massima di 250 Watt; 
  • La velocità massima non può superare i 25 km/h nella modalità con pedalata assistita ed il meccanismo si arresta gradualmente quando si smette di pedalare; 
  • Le dimensioni massime per una bici elettrica sono 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza.

Se una bicicletta elettrica rispetta i requisiti sopra riportati, può essere considerata come una bicicletta tradizionale e pertanto circolare liberamente. Non è richiesto né il pagamento del bollo, né l’obbligo di indossare il casco ed inoltre non vi è alcun obbligo di assicurazione oppure di possedere una targa.

Le biciclette elettriche possono circolare anche nelle zone a traffico limitato qualora siano equipaggiate con i dispositivi di segnalazione visiva e acustica di cui la maggior parte delle e-bike è già dotata. 

Tali dispositivi comprendono una luce anteriore in bianco o giallo, una luce posteriore rossa, un catadiottro posteriore rosso, catadiottri gialli sui pedali e un campanello funzionante.

Quali sono le Norme per Ebike che Superano i 250W?

Se una bici elettrica possiede un motore con una potenza superiore ai 250 Watt e una velocità massima fino a 45 km/h è equiparata ai ciclomotori e come tali deve seguire delle regole specifiche. 

È necessario che sia immatricolata ed omologata, assicurata, dotata di targa, fari di posizione e specchietto retrovisore. 

Inoltre il guidatore deve essere in possesso del patentino adeguato e deve sempre portare con sé i documenti del veicolo durante la guida.

Le biciclette elettriche senza targhe e non registrate possono circolare solo in aree private. Possono essere utilizzate, quindi, ad esempio, in una fiera, in un capannone o nella zona industriale di un’azienda, sui campi da golf o negli agriturismi ma non su strade pubbliche.

Cosa Succede se si Guida una Ebike Modificata, Non Immatricolata o Senza Targa?

Chi ha dimestichezza con i motori può acquistare una bici elettrica a 25 km orari e apportare delle modifiche che portano la velocità massima oltre il limite consentito. Altri, invece, procedono allo sblocco della velocità programmata dal produttore. 

Tuttavia, se si effettuano tali modifiche, la bicicletta sarà equiparabile a un ciclomotore e andranno rispettate tutte le procedure di legge correlate all’uso di tale tipologia di mezzo (immatricolazione, assicurazione, targa, fari di posizione ed specchietto retrovisore). Anche se alcune persone decidono comunque di guidare una bici non registrata o modificata esiste un rischio in questo caso.

Chi viene fermato mentre guida una bicicletta elettrica modificata corre il rischio di vedersela confiscare. In caso di incidente, non saranno ammessi diritti al risarcimento danni, ma occorrerà sostenere le spese a proprio carico. 

Se viene utilizzata una e-bike con velocità superiore ai 45 km orari, come se si trattasse di una bicicletta elettrica da 250 watt e 25 km/h, ci si potrebbe ritrovare ad affrontare sanzioni economiche salate.

Chiunque guidi un mezzo senza avere il patentino rischia una multa di 516 euro

Tale cifra deve essere integrata con ulteriori sanzioni, come i 716 euro dovuti all’assenza di assicurazione del mezzo, 158 euro per l’omessa immatricolazione, 65 euro se non è presente la targa e 68 euro per chi non indossa il casco

Se poi la bici viene posta sotto sequestro amministrativo si devono aggiungere anche le spese sostenute per l’intervento del carro attrezzi e tutti i giorni di custodia amministrativa.

Come “Regolarizzare” una Ebike dalla Velocità di 45 km/h?

Per evitare sanzioni, un primo passo è l’immatricolazione della e-bike. Prima di questa procedura, però, è necessario che la bicicletta sia omologata. 

L’omologazione deve essere rilasciata dal produttore ed attestare che la e-bike rispetta gli standard previsti dalla normativa europea. 

Una volta ottenuta l’omologazione, si può recarsi all’ACI o alla Motorizzazione per conseguire la targa e il libretto di circolazione del mezzo. 

Se non è possibile effettuare tali procedure, allora la bici può essere utilizzata solo nelle aree private.

Se, invece di una bici elettrica, vuoi optare per un e-scooter elettrico per la tua mobilità cittadina sostenibile per l’ambiente e lo acquisti all’estero, per poter completare l’immatricolazione nel nostro Paese, ti verrà richiesto il certificato di conformità. Senza tale documento, infatti, la Motorizzazione Civile non potrà completare il processo. Il modo più veloce e semplice per ottenere il certificato di conformità è rivolgendosi ad un portale specializzato come EUROCOC.