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Moto a potenza piena: Limitazione dei 100 CV in Francia

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Moto a potenza piena: Nonostante l’armonizzazione delle legislazioni dei Paesi europei, la Francia rappresenta ancora un’eccezione per quanto riguarda la potenza massima ammissibile delle moto: il 2016 ha infatti segnato la fine del limite di 100 cavalli imposto dallo Stato francese in determinate condizioni.

 

A seguito del Regolamento (UE) n. 168/2013 applicabile sul territorio dell’Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2016, non era più possibile per nessuno Stato membro dell’UE limitare la potenza netta delle nuove moto.

Tuttavia, ai sensi del decreto del 13 aprile 2016 sulla potenza netta dei motocicli, definita nell’articolo R. 311-1 del codice della strada francese, la Francia ha autorizzato le modifiche di potenza dei motocicli nuovi o usati, dotati di sistema antibloccaggio dei freni (ABS) e conformi alle disposizioni delle direttive europee 92/61/CEE o 2002/24/CE.

Pertanto, la fine della limitazione riguarda solo le moto dotate di sistema ABS e omologate Euro3 o Euro4. In questo modo, è ora possibile modificare legalmente i cavalli delle moto.

Attenzione:

Al di fuori di queste condizioni, la potenza massima autorizzata del motore in Francia è sempre di 100 CV (73,6 kW).

Presupposti per il detuning dei cavalli (procedura meccanica di limitazione della potenza)

Prima di intraprendere qualsiasi azione, è necessario verificare se è possibile riportare la moto alle condizioni tecniche originali.

  • Titolare di patente A.
  • Il motociclo è soggetto alla limitazione di 100 CV.
  • La moto è omologata Euro3 o Euro4.
  • Il motociclo è stato dotato di un sistema ABS funzionante al momento della produzione.
  • Il motociclo è conforme all’omologazione e non ha subito modifiche in precedenza (fanno eccezione le modifiche agli impianti di scarico o agli accessori omologati).

Osservazione:

Le autorità di collaudo dei veicoli DREAL/DRIEE/DEAL in Francia non sono coinvolte nella messa a punto di motocicli che superano i 100 CV alla ruota (73,6 kW), come concesso dal Decreto del 13 aprile 2016 per i motocicli immatricolati (tipo MTT2) e rifiuteranno qualsiasi richiesta di omologazione di un singolo veicolo a tal fine.

Motocicli con potenza superiore a 100 CV

Se tutti i prerequisiti sono stati soddisfatti, è possibile contattare il costruttore in Francia o il suo rappresentante accreditato in Francia e verificare se dispone di un’omologazione del prototipo da parte del Centre National de Réception des Véhicules (“Centro nazionale di certificazione dei veicoli”). In questo modo, una volta effettuata la messa a punto del motore sotto l’autorità del titolare dell’approvazione del prototipo, verrà rilasciato un certificato che consente la modifica della carta di circolazione del veicolo.

La riconversione alle condizioni tecniche originali è relativamente semplice: è sufficiente rivolgersi a un concessionario autorizzato del marchio in Francia, l’unica autorità abilitata a rimettere a punto i motocicli per riportarli alla potenza del motore originale (in Francia, questo processo è chiamato “débridage”).

Inizialmente, il concessionario controllerà le condizioni del veicolo e ne verificherà la conformità al tipo di omologazione. In caso di elementi non conformi, verranno ordinati e reinstallati i pezzi originali. Una volta assicurata la conformità all’omologazione, il concessionario richiederà un certificato al costruttore o al suo rappresentante accreditato in Francia.

Al ricevimento del certificato, il concessionario eseguirà la procedura per terminare il processo di restrizione (procedura chiamata “bridage” in francese), che prevede l’installazione delle parti necessarie e/o la personalizzazione della power map e l’installazione di una targhetta di modifica sulla carrozzeria.

Una volta riportata alla configurazione originale, si ottiene la moto e il certificato del costruttore che attesta le modifiche per ottenere la carta di circolazione modificata secondo le nuove specifiche tecniche della moto.

Costi della messa a punto del motore

Per facilitare la conversione delle moto alla configurazione originale, alcuni produttori hanno creato dei pacchetti che coprono l’intero processo e che variano a seconda del modello e dei costi dell’unità elettronica da sostituire.

I pacchetti comprendono:

  • Prezzo dell’attestazione di conformità
  • Prezzo delle targhe di immatricolazione
  • Servizi del concessionario: omologazione e controllo tecnico del veicolo, rapporti con la casa costruttrice, pratiche amministrative e personalizzazione della mappa energetica.

Si precisa che questi pacchetti non comprendono i costi di ripristino della conformità della moto, né le parti della moto da sostituire necessarie per la conversione alla potenza del motore originale, né il costo della manodopera relativa all’intero processo.

Prima di iniziare, è quindi meglio verificare i costi con il concessionario e la possibilità di scegliere un pacchetto.

Moto con potenza superiore a 100 CV immatricolate in un Paese dell’UE da importare in Francia: come procedere?

Acquistando una moto “detuned” dall’origine con omologazione europea in un altro Paese europeo, si potrebbe pensare che sarà facile immatricolarla in Francia grazie al suo certificato di conformità europeo, ma non è così!

Infatti, il certificato di conformità europeo consente l’immatricolazione di una moto “full power” in tutti i Paesi europei, tranne che in Francia. Per soddisfare i requisiti di legge, i produttori hanno prodotto gli stessi modelli a 78 kW limitati e li hanno fatti omologare in Francia.

Esempio: una moto sportiva prodotta con una potenza di 163 CV è stata omologata per la circolazione, ha superato i test e dispone dei documenti corrispondenti a 163 CV in tutti i Paesi europei in cui è stata messa in vendita, ma in Francia il limite di potenza è stato fissato a 106 CV (78kW).

Di conseguenza, una moto “detundizzata” dall’origine senza l’approvazione francese non avrà un Codice Nazionale di Identificazione del Tipo (CNIT), la sua Versione Variante di Tipo (TVV) non sarà identificata nel Sistema di Immatricolazione Francese (SIV) e il certificato COC del veicolo non sarà sufficiente per la sua immatricolazione in Francia.

Quindi, se acquistate la vostra moto in un altro Paese europeo, date un’occhiata al punto P2 della carta di circolazione e verificate se la potenza del motore è misurata in chilowatt (kW).

  • Se la moto non soddisfa le condizioni, ovvero la sua potenza supera i 73,6 kW (più di 100 CV) e non è dotata di sistema ABS, non può essere immatricolata in Francia a meno che non sia dotata di un limitatore.

Attenzione:

Prima dell’acquisto, è preferibile verificare presso un concessionario di marca in Francia se la moto può essere dotata di limitatore, perché i componenti necessari per questa procedura potrebbero non essere più disponibili e, in questo caso, purtroppo, non sarà possibile immatricolarla in Francia.

  • Se la moto soddisfa i requisiti, ovvero è omologata Euro3 o Euro4 e ha un sistema ABS funzionante fin dall’origine, potete immatricolarla in Francia.

Va bene, ma come posso immatricolare la moto in Francia se il CdC non è sufficiente?

Per immatricolare una moto detassata dall’origine, è necessario contattare il concessionario del marchio in Francia per verificare se soddisfa le condizioni stabilite dal Decreto del 13 aprile 2016 sulla potenza netta dei motocicli.

  • Se soddisfa le condizioni, il concessionario controllerà il veicolo, che non deve essere stato precedentemente modificato, deve essere nella sua configurazione originale e il cui sistema ABS funziona bene.
  • Se non soddisfa le condizioni, il concessionario procederà all’ispezione del veicolo, che deve essere pienamente conforme alla configurazione originale e quindi verrà montato il meccanismo di restrizione.
  • Una volta confermata la conformità della moto da parte del concessionario, il costruttore in Francia vi rilascerà l’attestato nazionale francese (“Attestation d’identification française”) per la vostra moto, indicando le nuove condizioni tecniche per la sua immatricolazione.