Documento Unico di Circolazione: Che Cos’è? A Che Cosa Serve?
Documento Unico di Circolazione: Che Cos’è? A Che Cosa Serve?
A partire da Gennaio 2020, il certificato di proprietà e la carta di circolazione sono stati combinati in un unico documento, il Documento Unico di Circolazione (DUC).
Oltre alla comodità di avere un solo documento anziché due, l’introduzione del DUC comporta un risparmio di costi per gli automobilisti, in particolare nel momento in cui si procede all’acquisto o alla vendita di un’auto.
All’interno di questo articolo vediamo nel dettaglio che cos’è il Documento Unico di Circolazione e a che cosa serve.
Prima di addentrarci nell’argomento, è importante sottolineare che per poter guidare permanentemente in Italia un veicolo acquistato in un Paese europeo, è obbligatorio effettuare una nuova immatricolazione e ottenere un certificato di conformità. Questo certificato sarà richiesto dalla Motorizzazione Civile durante il processo. Tuttavia, per semplificare la procedura e garantire un’efficace acquisizione del documento, esistono servizi specializzati come EUROCOC che possono semplificare notevolmente il processo di richiesta.
Che Cos’è il Documento Unico di Circolazione?
Dal 2020, il certificato di proprietà e la carta di circolazione sono stati combinati in un unico documento chiamato Documento Unico di Circolazione (DUC).
Il DUC fornisce informazioni sia sulle specifiche tecniche del veicolo, come la classe ambientale, il numero di telaio, la capacità, la portata e la cilindrata, sia sulle informazioni burocratiche, come il nome del proprietario del veicolo e i passaggi di proprietà precedenti. Tuttavia, è importante notare che il DUC riguarda solo auto, moto, rimorchi e altri veicoli simili, mentre minicar e ciclomotori sono esclusi.
Il decreto del 23 ottobre 2017 che ha introdotto il DUC fa parte di un più ampio progetto di riorganizzazione della burocrazia automobilistica. Il decreto propone anche l’abolizione del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e la creazione di un’Agenzia per il Trasporto Stradale, con l’obiettivo di centralizzare le informazioni che erano precedentemente gestite da organi diversi in un unico database.
Come si Ottiene il Documento Unico di Circolazione?
Per richiedere il Documento Unico di Circolazione (DUC) è necessario fornire con precisione i dati del veicolo e del proprietario. Il processo per ottenerlo è abbastanza semplice e prevede la compilazione di un modulo specifico, scaricabile online dal sito dell’ACI o presso gli uffici territoriali.
Il modulo richiede informazioni riguardanti i dati personali, la residenza e la cittadinanza del proprietario, nonché informazioni sul veicolo, come il numero di telaio, l’ultima revisione e la targa.
Nel caso in cui il veicolo sia destinato all’uso commerciale, è richiesta la licenza SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Inoltre, è importante specificare chi utilizzerà il veicolo, poiché è obbligatorio indicare il nome dell’autista se quest’ultimo è diverso dall’intestatario e utilizza il veicolo per più di 30 giorni. Questo vale sia per la carta di circolazione che per il DUC, a meno che l’automobilista non sia un parente stretto del proprietario.
Quando Serve il Documento Unico di Circolazione?
Il Documento Unico di Circolazione (DUC) sostituirà i documenti precedenti di un veicolo. Non è necessario ottenere il DUC subito, poiché è possibile continuare a guidare un veicolo con i vecchi documenti anche dopo il 1° gennaio 2020.
Il DUC viene rilasciato solo per veicoli di nuova immatricolazione, in caso di trasferimento di proprietà o per qualsiasi modifica della carta di circolazione.
Quali sono i Vantaggi e i Costi del DUC?
L’introduzione del Documento Unico di Circolazione ha portato numerosi vantaggi per gli automobilisti. In primo luogo, c’è una semplificazione della burocrazia: il DUC viene rilasciato da un solo ente, mentre la carta di circolazione e il certificato di proprietà venivano gestiti da uffici diversi con tempistiche differenti.
Inoltre, avendo un unico documento, sarà più facile evitare eventuali smarrimenti, che comportano spesso denunce e richieste di duplicati, con relativi costi burocratici.
Dal punto di vista dei costi, inoltre, il DUC è conveniente per i proprietari di auto. L’immatricolazione e il passaggio di proprietà, infatti, diventano meno costosi. Ecco i dettagli:
- Le marche da bollo costano la metà rispetto al passato, passando da 64 euro a 32 euro, con un risparmio di 32 euro;
- La tariffa delle prestazioni ACI si abbassa da 27 euro a 20 euro, con un risparmio di 7 euro.
Il risparmio totale stimato per un veicolo grazie all’introduzione del Documento Unico di Circolazione è, quindi, di circa 39 euro.
In conclusione, il Documento Unico di Circolazione rappresenta un passo avanti nella semplificazione della burocrazia automobilistica italiana. Grazie all’unificazione della carta di circolazione e del certificato di proprietà in un unico documento, gli automobilisti possono godere di numerosi vantaggi in termini di riduzione dei costi e semplificazione delle procedure. Inoltre, la creazione di un database unificato di informazioni sui veicoli e sui loro proprietari aumenta l’efficienza e la trasparenza del sistema. Sebbene la transizione possa richiedere un po’ di tempo, l’introduzione del DUC è senza dubbio un’evoluzione positiva nel mondo dell’automobilismo italiano.
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