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A differenza delle auto elettriche per cui è prevista, a livello nazionale, un’esenzione di cinque anni dal pagamento della tassa automobilistica, per le auto ibride non vi è una tale agevolazione valida in tutto il territorio italiano. Tuttavia, alcune amministrazioni regionali hanno previsto autonomamente delle apposite regole riguardo l’esenzione bollo auto ibride.

Le auto ibride ed elettriche stanno diventando sempre più popolari, grazie ai loro numerosi vantaggi. Oltre a rispettare l’ambiente, infatti, le auto di questa tipologia offrono spesso una serie di altre agevolazioni, come l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL), l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica annuale e il parcheggio gratuito sulle strisce blu in alcuni Comuni.

All’interno di questo articolo vediamo più nel dettaglio quali sono le varie agevolazioni sul bollo auto per auto ibride previste da ogni Regione.

Prima di iniziare, però, ci teniamo sempre a precisare che, nel caso di acquisto di un veicolo con alimentazione ibrida in un altro Paese europeo, è necessario provvedere ad una nuova immatricolazione presso uno degli uffici della Motorizzazione Civile al fine di ottenere il nuovo libretto di circolazione che consenta di condurre il mezzo all’interno del territorio italiano.

Per completare tale processo, ti verrà richiesto il certificato di conformità, ossia un documento che attesta il pieno rispetto dei requisiti di omologazione previsti dalla Comunità Europea. Il modo più semplice e rapido per ottenere questo attestato è attraverso una richiesta da un portale specializzato come EUROCOC.

Esenzione Bollo Auto Ibride nelle Regioni del Nord Italia

Nella Regione Veneto, per le auto ibride con motore benzina elettrico, diesel elettrico, termico elettrico e le vetture con doppia alimentazione benzina/idrogeno, vi è l’esenzione dal pagamento bollo auto per i primi tre anni dal momento della prima immatricolazione.

Nella provincia autonoma di Trento le vetture ibride con alimentazione a metano e benzina, benzina e GPL, benzina ed elettriche, sono esentate dal pagamento della tassa automobilistica per i primi cinque anni di immatricolazione. Successivamente, si corrisponderà un importo ridotto di un quarto rispetto alla tariffa ordinaria.

Nella provincia autonoma di Bolzano, invece, le auto ad alimentazione doppia, quelle elettriche, a idrogeno e a GPL o metano hanno diritto all’esenzione per tre anni dall’immatricolazione solamente se sono intestate a residenti all’interno della provincia.

In Emilia Romagna, i proprietari di autovetture con alimentazione ibrida benzina/elettrica o gasolio/elettrica o benzina/idrogeno non sono tenuti a pagare il bollo per i primi tre anni.

In Lombardia è prevista una riduzione del 50% del bollo per i primi cinque anni delle vetture ibride immatricolate dopo il primo gennaio 2019.

In Liguria, per le auto ibride vi è l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione.

Anche nella Regione Valle d’Aosta, i proprietari di auto con alimentazione ibrida non sono tenuti al pagamento del bollo per i primi cinque anni.

In Piemonte, vi è l’esenzione dal bollo auto per cinque anni per le vetture ibride. Tuttavia, tale agevolazione si applica solo ai veicoli con potenza motore inferiore ai 100 kW.

In Friuli Venezia Giulia, l’esenzione bollo auto per vetture ibride si applica per i primi tre anni di immatricolazione.

Esenzione Bollo Auto Ibride nelle Regioni del Centro Italia

Le Marche sono la Regione d’Italia che applica il maggior periodo di esenzione bollo auto ibride. Per i veicoli di questa tipologia non si è tenuti a corrispondere la tassa automobilistica per i primi sei anni dal momento dell’immatricolazione. Le vetture che possono usufruire di questa agevolazione sono quelle ad alimentazione ibrida elettrica-benzina, quelle elettriche e a gasolio, i veicoli ad alimentazione termica e ad alimentazione doppia idrogeno-benzina.

Nella Regione Lazio, vi è l’esenzione dal bollo auto per i primi tre anni e questa agevolazione riguarda le auto ad alimentazione mista elettrica e a benzina e quelle ad alimentazione doppia, idrogeno e benzina.

Anche in Abruzzo, l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica è in vigore per i primi tre anni dall’immatricolazione.

Esenzione Bollo Auto Ibride nelle Regioni del Sud Italia

In Puglia, l’esenzione bollo auto ibride si applica per i primi sei anni dalla data di immatricolazione. Successivamente, si dovrà corrispondere un importo ridotto del 75% rispetto alla tariffa ordinaria.

Nella Regione Campania e in Sicilia, l’esenzione si applica per i primi tre anni.

Il Molise è la Regione italiana che applica il periodo di esenzione più basso: i proprietari di auto ibride non sono tenuti a versare il bollo per i primi due anni dal momento dell’immatricolazione.

Le Regioni Italiane che non Applicano Esenzioni Bollo per le Auto Ibride

Oltre alle Regioni elencate sopra che applicano delle agevolazioni in materia di tassa automobilistica per i veicoli con alimentazione ibrida, vi sono alcune amministrazioni locali che non prevedono esenzioni. In particolare, in Toscana, Umbria, Basilicata, Calabria e Sardegna non vi un’esenzione bollo auto ibride.

Quanto Paga di Bollo un’Auto Ibrida?

Nel caso delle auto ibride, l’importo del bollo è calcolato esclusivamente sulla base dei kilowatt del motore endotermico

Per conoscere esattamente l’importo da pagare, è possibile effettuare una simulazione attraverso il portale dell’ACI. Il portale terrà conto della potenza del tuo veicolo e ti fornirà una stima dell’importo da corrispondere. 

È importante notare che questo importo può variare a seconda della Regione in cui si intende utilizzare il mezzo. In ogni caso, è sempre consigliabile informarsi presso le autorità locali per conoscere esattamente l’importo da pagare.

Infine, bisogna sapere che anche per le auto ibride è necessario pagare il superbollo se vengono meno a determinate caratteristiche. Ciò è dovuto nel caso in cui il motore endotermico superi la potenza di 185 kW. In questo caso, dovrai tenere in considerazione una quota maggiore per i kW eccedenti questa soglia che sarà pari a 20 euro per ogni kW aggiuntivo.